Ferrari
VOGLIO CANTARE.
Lo desidero sopra ogni altra cosa.
Emanuela, a te voglio cantare.
Non importa se sono confuso, non importa se i miei pensieri naufragano, non importa se sono stritolato dal tempo che calpesta incurante le nostre vite, non importa quello che mi diranno.
Le corde sono tese.
La tua bellezza illuminerà la strada, darà voce alle parole morte e armonia alle note stonate.
Cercherò di imbrigliare il mio ego, cercherò di non perdermi in inutili fraseggi. Se urlerò, perdonami; sarà solo perché tutti possano sentire. Se violerò la nostra intimità, perdonami; sarà solo per dare vera luce. Se la mia voce diventerà stridula, perdonami; sarà solo perché ti sto parlando col cuore.
Quando la mia anima avrà finito di vibrare ci sarà il vuoto. E se questo canto non sarà bello come avrei voluto, ti chiederò nuovamente perdono.
Tu lo apprezzeresti.
E tutti faranno silenzio.